Santuario di Nostra Signora di Loreto
Scheda
Nome | Descrizione |
---|---|
Comune | Groscavallo (Apre il link in una nuova scheda) |
Indirizzo | Località Forno Alpi Graie |
Telefono | 335373543 don sergio |
Apertura | MESE DI LUGLIO E AGOSTO FINO AL 8 SETTEMBRE FERIALE MESSA ORE 11- Festiva 11,00 e 16.00 DAL LUNEDI AL SABATO ORE 16.00 CORSO BIBLICO APERTURA MESE DI AGOSTO TUTTI I GIORNI DALLE 9.00 ALLE 17.30 CONFESSIONI TUTTO IL MESE DAL MERCOLEDI AL SABATO DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 11.00 E DALLE ORE 13.30 ALLE 16.00 ORARIO FUNZIONI : TUTTI I GIORNI ALLE ORE 11,00 |
Informazioni | APPUNTAMENTI PARTICOLARI: VENERDI 15 AGOSTO FESTA DELL'ASSUNTA ORARIO CELEBRAZIONE EUCARESTIA : 9.30- 11.00-16.00 MESE DI SETTEMBRE APERTURA SANTUARIO TUTTI I GIORNI DAL 1 ALL'8 SETTEMBRE DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 17.30. CELEBRAZIONE EUCARESTIA MARTEDI 8 SETTEMBRE ORE: 9,30, 11,00 - 16.00 NATIVITA DI MARIA |
Il Santuario di Nostra Signora di Loreto (Forno Alpi Graie) sorge all'imbocco del selvaggio Vallone di Sea. Vi si accede attraverso i 444 gradini della scalinata che un tempo i pellegrini salivano in ginocchio.
Il santuario trae origine dalla devozione di Pietro Garino, abitante a Torino ma nativo di Forno Alpi Graie, nei confronti della Madonna del Rocciamelone che le apparve il 30 settembre 1630 nel luogo dove oggi sorge il santuario. L’attuale edificio, che risale al 1757 – 1770, venne progettato dagli ingegneri luganesi Francesco Brilli e Giovanni Battista Gagliardi. Il santuario venne completato nel 1869 da Luigi Baretta che ne realizzò la facciata. All'interno sono custoditi circa trecento ex voto, (il più antico è datato 1751). L'altare maggiore è in noce d'India e avorio e nel suo tronetto viene esposta la statua lignea della Madonna, opera dello scultore Raimondo Santifaller di Ortisei, che sostituisce quella antica rubata nel 1977. È alta circa 90 cm e il capo della Madonna e del Bambino sono in legno d'ebano. Il colore nero giustifica l'appellativo popolare di "Madonna Nera".
Il santuario trae origine dalla devozione di Pietro Garino, abitante a Torino ma nativo di Forno Alpi Graie, nei confronti della Madonna del Rocciamelone che le apparve il 30 settembre 1630 nel luogo dove oggi sorge il santuario. L’attuale edificio, che risale al 1757 – 1770, venne progettato dagli ingegneri luganesi Francesco Brilli e Giovanni Battista Gagliardi. Il santuario venne completato nel 1869 da Luigi Baretta che ne realizzò la facciata. All'interno sono custoditi circa trecento ex voto, (il più antico è datato 1751). L'altare maggiore è in noce d'India e avorio e nel suo tronetto viene esposta la statua lignea della Madonna, opera dello scultore Raimondo Santifaller di Ortisei, che sostituisce quella antica rubata nel 1977. È alta circa 90 cm e il capo della Madonna e del Bambino sono in legno d'ebano. Il colore nero giustifica l'appellativo popolare di "Madonna Nera".
Testo tratto da www.vallidilanzo.to.it